Alimentazione e cervello

Vi sono semplice regole che, se seguite, possono farci ottenere di più dal nostro organismo, quest’ultimo non va inteso come mero supporto fisico, ma mai scisso da ciò che lo governa, ovvero il nostro cervello.

L’ armonia cervello/organismo è un unicum, certe abitudini alimentari e stili di vita ad esempio possono portare ad una riduzione di rischio di alcune patologie neurodegenerative. L’osservazione di alcune regole elementari diminuirebbe del 35 % il rischio di demenza.

i) la restrizione calorica e ridotto apporto di zuccheri raffinati hanno un potente effetto antinvecchiamento ed anticancro. Ricordo che il nostro tessuto nervoso ha bisogno di glucosio per svolgere le normali funzioni fisiologiche. Tuttavia, non ci accorgiamo che nei nostri menù c’è più glucosio di quanto ne serve sia al cervello sia all’organismo. Spesso questo surplus di glucosio ha un effetto infiammatorio, danneggiando ad esempio i nostri neuroni e diverse cellule di supporto a quest’ultimi. Meno glucosio significa anche meno insulina nel sangue, e meno insulina pone benefici sul distretto nervoso, e l’intero organismo. Una regola di base è preferire carboidrati complessi ovvero provenienti da alimenti vegetali e frutta, perchè presentano lunghe catene di zuccheri, che durante la digestione si dividono gradatamente, in modo che il glucosio entri a lento rilascio in circolo.

ii) Oli e grassi. Ricordo che non tutti gli oli e grassi sono uguali, facciamo prima a dividerli in due categorie, i buoni e cattivi. Tra la categoria dei buoni, i grassi polinsaturi, quasi sempre di origine vegetale vengono rappresentati dall’olio di oliva, e tra i grassi buoni ricordiamo gli omega -3 (DHA ed EPA). Molti studi hanno confermato che il giusto utilizzo di olio di oliva e Omega 3 proteggono il cervello contro il declino cognitivo.

iii) Antiossidanti Quando le nostre cellule bruciano ossigeno per ottenere energia si producono dei prodotti di scarto molto pericolosi, chiamati radicali liberi. Quest’ultimi sono una minaccia per le nostre cellule, ma soprattutto per i neuroni. E’ stato dimostrato che la produzione di radicali liberi rende più suscettibile il tessuto nervoso a processi neurodegenerativi. In una sana alimentazione non dovrebbero quindi mancare mai alimenti che contrastano l’azione dei radicali liberi, tra questi la Vitamina C ed E, le quali svolgono un ruolo nel contrastare i fenomeni neurodegenerativi dipendenti dai radicali liberi.

Ora si capisce bene come è facile sbagliare a dosare ed inserire in un giusto contesto queste semplici tre regole. Solo un professionista medico o nutrizionista è in grado di saper disegnare e progettare una terapia nutrizionale, al fine di rendere sempre piu funzionale l’armonia cervello- organismo, e tenere lontane diverse patologie neurodegenerative. Quanti carboidrati introdurre? Quali? Quanti grassi e oli, e vitamine? A queste risposte si arriva dopo attenta visita specialistica fatta al paziente, e sarebbe da folli diventare “preda” di personaggi che vendono ahimè solo fumo, e purtroppo l’ Italia è diventato terreno fertile per questo tipo di speculazioni.

Al prossimo articolo.

dr Filippo Biamonte PhD

3 Responses

    • Una regola di base è preferire i carboidrati complessi, pane integrale, pasta, riso, farro, frumento ect… L’apporto in una dieta bilanciata è di circa il 50%.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

prova